Micromobilità
Scooter elettrici: i modelli made in Italy

Non ci sono solo monopattini e auto elettriche, negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più capillarmente nelle nostre città anche gli scooter elettrici. Si stratta di mezzi che si possono trovare anche in sharing in molte metropoli italiane, ma anche sul mercato i prezzi stanno iniziando a diventare abbastanza alla portata, anche grazie ad agevolazioni e incentivi.
Scopriamo insieme alcuni di questi mezzi, in particolare quelli tra i più diffusi e abbordabili che si possono equiparare ai tradizionali scooter 125 cc.
Requisiti
La categoria a cui stiamo facendo riferimento si chiama L3e ed è quella che comprende i ciclomotori con potenza fino a 11 kW (15 Cv); possono essere guidati da conducenti con la patente B oppure sedicenne con quella A1.
Alcuni modelli made in Italy
Qui abbiamo deciso di indicarvene alcuni made in Italy:
1. Partiamo dal Piaggio 1 Active, che ha un motore da 2 kW con batteria da 2,3 kWh, la quale garantisce circa 66 km di autonomia in modalità sport e 85 in modalità eco. Velocità massima: 66 km/h, prezzo: 3599 euro.
2. Askoll NGS3 ha un motore da 2,7 kW con batteria da 2,8 kWh (autonomia: fino a 87 km con una carica). Velocità massima: 66 km/h, prezzo: circa 4500 euro.
3. Wow 775, scooter italiano che ha un motore da 5 kW con batteria da 3 kWh (ricarica in 5 ore, autonomia: fino a 95 km). Velocità: 85 km/h, prezzo: circa 5.710 euro.
4. Concludiamo con la Vespa elettrica: motore da 3,6 kW con batteria da 4,2 kWh ricaricabile in 4 ore (autonomia in modalità power 70 km, eco 100 km). Velocità: 70 km/h, prezzo: 7.199 euro, 7.399 euro per la speciale versione Red.
Agevolazioni e incentivi
Ma come funzionano gli incentivi? Partiamo col dire che questi particolari mezzi green sono esenti dal bollo per 5 anni e non hanno bisogno di grande manutenzione periodica. Passando agli sconti, si può approfittare del 30% sul prezzo di listino fino a un massimo di 3.000 euro, ma rottamando un veicolo con omologazione da Euro 0 a Euro 3, il prezzo d’acquisto può scendere del 40%, fino ad un massimo di 4.000 euro.
Ambiente
Il record di velocità su skateboard elettrico

Se pensate sia impossibile che uno skateboard elettrico possa raggiungere la stessa velocità di un’auto, ora dovrete ricredervi perché c’è un ingegnere che è riuscito a superare i 132 km/h, risultato straordinario che lo ha fatto entrare anche nel Guinness dei Primati.
Il protagonista
Il protagonista di questo risultato da brividi si chiama Raine Kent, è un ingegnere australiano e lo scorso settembre è riuscito a raggiungere la velocità di 132,37 km/h con uno skateboard elettrico che si è costruito lui stesso: Raine, infatti, è anche titolare del marchio “Raith” specializzato proprio nella costruzione di questi particolari mezzi green.
Ma per comprendere ancora meglio quanto questo risultato abbia dell’incredibile, basta far riferimento al precedente record di velocità con questa tipologia di skateboard che era di 95 km/h. Una bella differenza con la velocità raggiunta dall’ingegnere australiano e che fa venire i brividi, soprattutto se si pensa che questa velocità è quella che si raggiunge mediamente quando si viaggia alla guida di un’automobile in autostrada!
Alcune caratteristiche del mezzo green
Ma come ha fatto Raine a rendere il suo mezzo green così veloce? Dopo aver pensato ad un potente motore, ha anche disegnato con minuziosità gli angoli dello skate, proprio per evitare che oscillasse all’aumentare della velocità.
L’attività di Raine
Questo primato, tra le altre cose, ha permesso al brillante ingegnere di far conoscere la sua attività, promuovendo gli skate che ha prodotto: tra questi, ce n’è uno che si chiama Vengeance 4WD, il quale ha un motore da 9,6 kW e, con trazione integrale, consente di raggiungere una velocità massima che si avvicina alla stessa del record di cui abbiamo appena scritto.
Attenzione, però: per raggiungere queste velocità estreme bisogna essere dei professionisti e, anche in questo caso, bisogna avere molta cautela, senza mai dimenticare di indossare una tuta adatta, tutte le protezioni e un casco integrale.
Micromobilità
Escend Blades, i primi pattini elettrici in linea al mondo

La sempre più rapida diffusione dei mezzi di micromobilità sostenibile sta stimolando anche l’ingegno e la creatività. È proprio quello che è successo a Anton Larin e Rashid Mustafa, due ingegneri inglesi fondatori della start up “Escend Blades” (nata nell’ottobre 2020) che, vedendo l’esplosione di questo mercato con bici elettriche, monopattini, scooter, si sono accorti che poteva ancora esserci uno spazio da riempire.
Così recentemente hanno lanciato “i primi pattini elettrici in linea al mondo”, come li presentano sul sito web della loro azienda. Ma quali sono le caratteristiche specifiche di questi particolari pattini green? Scopriamole insieme.
Le caratteristiche tecniche
Innanzitutto, si tratta di mezzi che risultano molto utili per i brevi spostamenti in ambito urbano: infatti, con propulsori da 800 watt, hanno un’autonomia di circa 15 km che può aumentare grazie alla frenata rigenerativa, si possono ricaricare in sole 4 ore e riescono a raggiungere una velocità massima per niente indifferente (25 km/h).
Velocità che si può anche regolare attraverso uno speciale telecomando wireless, il quale, oltre a mostrare il livello di carica, consente di frenare e selezionare tre differenti tipologie di guida (che includono anche la retromarcia): Eco, Commute e Turbo.
Dove utilizzarli?
Come dicevamo, sono ottimi in ambito urbano, ma gli pneumatici in gomma siliconica consentono di muoversi anche su ghiaia, erba e terreni sconnessi.
Tra l’altro, questi pattini sono compatibili con quasi tutte le scarpe da skate in circolazione sul mercato.
Il prezzo e la disponibilità
Ma arriviamo al sodo: quanto costano questi innovativi mezzi di micromobilità sostenibile? Come tutti i mezzi unici e innovativi, il prezzo iniziale non è super economico, ma in questo caso nemmeno proibitivo: si possono preordinare sulla piattaforma kickstarter a partire da un prezzo di 665 dollari per un set base che si può utilizzare anche con le normali scarpe, ma si possono acquistare anche compresi di scarpe compatibili. Le prime consegne sono già partite nel mese di ottobre.
Micromobilità
Guida all’acquisto delle city e-bike

Si chiamano city e-bike (o meglio, biciclette a pedalata assistita da città) e permettono di muoversi in ambito urbano senza eccessivo sforzo fisico, consentendovi comunque di fare esercizio fisico e di rispettare l’ambiente. Ma quali sono le caratteristiche da prendere in considerazione prima dell’acquisto? Qui trovate una panoramica che abbiamo stilato per sciogliere i vostri dubbi.
Le varie tipologie di city e-bike
In primis, dovete avere bene in mente l’utilizzo che volete farne; se, ad esempio, siete dei pendolari e avete intenzione di non spostarvi solo in sella alla vostra bici ma pensate di salire anche sui mezzi pubblici, il consiglio è quello di acquistarne una pieghevole perché è più leggera, ha ruote più piccole e dimensioni ridotte; di conseguenza, è più facilmente trasportabile (anche perché si può piegare, in modo da occupare meno spazio quando si sale su bus, tram, metro o treni).
Invece, se credete che starete in sella alla vostra e-bike in ambito urbano la maggior parte del tempo, potrete prenderne una classica (con ruote da 28 pollici), meglio se fornita di portapacchi anteriore e posteriore, in modo che sia più comoda consentendovi anche il trasporto di sacchetti per la spesa o altri accessori.
Infine, ci sono quelle ibride che sono più sportive e, anche grazie agli pneumatici più spessi, possono essere utilizzate anche fuori città: sono particolarmente adatte per il cicloturismo e le gite fuori porta, dove sono presenti terreni un po’ più sconnessi.
Le caratteristiche tecniche migliori
Passando ai freni delle city e-bike, meglio scegliere quelli a disco per una maggiore sicurezza anche in caso di maltempo, mentre è importante assicurarsi che siano già dotate di sistema di illuminazione (anteriore e posteriore). Inoltre, per una maggior comodità alla guida devono avere buoni ammortizzatori e pneumatici di larghezza superiore a 1,5 pollici.
In ultimo, prima di programmare la vostra uscita, tenete sempre in considerazione l’autonomia della batteria. La maggior parte arriva ad almeno 20 km, ma dipende da vari fattori (ad esempio, peso de ciclista e modalità di guida) e, mettendo mano al portafoglio, se ne trovano anche con autonomie molto superiori.
Ricordiamo che la normativa italiana prevede che il motore elettrico non superi 0.25 kW di potenza e l’assistenza funzioni solo fino ai 25 km/h.
La sezione ‘trova il tuo mezzo green’ del nostro sito
Ora che avete chiare le caratteristiche principali da prendere in considerazione, potete cercare il modello più adatto a voi consultando la sezione specifica del nostro sito web.
-
Viaggiare5 mesi fa
La Ciclovia Adriatica sarà la pista ciclabile più lunga d’Italia?
-
Mezzi e modelli5 mesi fa
Microlino, la microcar elettrica prodotta in Italia
-
Società5 mesi fa
La classifica delle migliori città per spostarsi in bicicletta
-
Società4 mesi fa
Inquina di più l’automobile o l’aereo?
-
Società4 mesi fa
Mezzi sostenibili al posto dell’auto privata? Cosa dicono gli italiani.
-
Attualità4 mesi fa
Electric Days 2023, L’Eur di Roma accoglie l’evento sulla mobilità elettrica
-
Attualità5 mesi fa
Electra: 3000 nuovi punti di ricarica ultraveloci
-
Attualità4 mesi fa
La classifica delle auto elettriche più vendute nel mese di aprile