Società
Mezzi sostenibili al posto dell’auto privata? Cosa dicono gli italiani.

Quante volte vorreste prendere i mezzi pubblici ma nella vostra città ne passano troppo pochi, in ritardo e con un costo del biglietto eccessivo per il servizio offerto? Altre volte vorreste mettervi in sella alla vostra bicicletta ma le infrastrutture stradali nella vostra città sono poche e avete paura per la vostra sicurezza.
Se tutto questo venisse risolto, voi preferireste muovervi con i mezzi di mobilità sostenibile al posto di continuare a spostarvi alla guida della vostra auto? A questa domanda sembra proprio che una fetta consistente degli italiani risponderebbe di sì. Lo evidenzia un sondaggio di Ipsos-Legambiente, promosso in collaborazione con Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).
Se volete scoprire cosa emerge nel dettaglio, continuate a leggere il nostro articolo!
I dati che emergono dal sondaggio
Il 23% del campione analizzato dal suddetto sondaggio, denominato “Tipi mobili nelle città italiane”, è rappresentato dai cosiddetti “aperti al pubblico”. Questa categoria di cittadini sarebbero disposti ad utilizzare più di ora i mezzi pubblici e condivisi. Lo farebbero solo se venissero potenziati i servizi offerti, anche con una diminuzione dei costi.
Al secondo posto con il 19% troviamo gli “obbligati ma insoddisfatti”. In pratica coloro che preferiscono spostarsi a piedi o in bicicletta perché conviene e sarebbero anche disposti a rinunciare del tutto all’automobile, ma non lo fanno per gli attuali problemi di sicurezza stradale e la scarsa offerta di mezzi in condivisione.
C’è, però, ancora una fetta abbastanza rilevante (14%) di “Irriducibili individualisti – mai fermi ma incollati al volante”. Queste persone considerano l’auto un simbolo e non vogliono rinunciarci. Interessante il fatto che il campione di questa categoria è dimezzato a Milano in favore degli “Attenti per scelta – multi mobili e multimodali”, cioè i cittadini che sono già sensibilizzati e aderiscono ad uno stile di vita sostenibile, i quali a livello nazionale rappresentano il 4%.
Quali soluzioni per una mobilità sostenibile?
Il sondaggio è davvero interessante e fa comprendere che non sarebbe così difficile far avvicinare la cittadinanza italiana alla mobilità sostenibile. Sostanzialmente le istituzioni in sinergia con i privati dovrebbero investire di più nelle infrastrutture per implementare questa tipologia di mobilità, potenziare i servizi e cercare di diminuire i costi, cosa che diventerebbe più facile una volta aumentato notevolmente il bacino di utenti che utilizzerebbe (e quindi pagherebbe) i mezzi pubblici o quelli in condivisione. Cosa fare, invece, per chi considera l’auto un simbolo? Anche qui c’è la soluzione: rendere attrattive le auto elettriche.
“il trasporto pubblico in Italia è molto al di sotto della media europea, con un quarto delle metropolitane, treni veloci, linee tranviarie e autobus elettrici rispetto agli altri paesi – commenta Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente. Per rendere le città sostenibili e inclusive, occorre adottare politiche che rendano i quartieri e le città più accessibili in bici e con mezzi elettrici condivisi adottando le nudge policies (o spinte gentili) attraverso incentivi economici, abbonamenti e miglioramenti dei servizi”.
Non sembra impossibile, vero? Pensate anche voi che un mondo dove la mobilità sostenibile diventi prevalente sia possibile?
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La campagna di comunicazione di Mediaset per il turismo sostenibile

“E’ tempo di amare di più il nostro Paese, riscoprirlo con leggerezza, respirarlo a fondo, ammirarlo con rispetto e prendercene cura. Viaggiare in Italia, un segno d’amore”. Sono le poche ma efficaci parole dello spot Mediaset* per il turismo sostenibile. Lanciato a inizio maggio nell’ambito della campagna di comunicazione “Viaggiare in Italia: un segno d’amore”.
Una campagna che rientra nelle attività di “Mediaset ha a cuore il futuro”, ciclo di comunicazione per continuare a testimoniare l’impegno dell’azienda nei confronti dei temi che hanno interesse pubblico.
Una campagna di sensibilizzazione
Nello spot il testo è arricchito da splendide immagini di alcuni meravigliosi luoghi del nostro Paese. Va in onda su tutte le reti televisive, radiofoniche e sulle piattaforme digitali e social del Gruppo a partire da inizio maggio. Lo scopo è quello di sensibilizzare tutti i visitatori ad un turismo consapevole e sostenibile che metta al centro il rispetto della natura e dell’ambiente, senza dimenticarsi di tutelare e preservare tradizioni, culture e popolazioni locali.
Alcuni gesti concreti per un turismo sostenibile
Come farlo? Bastano piccoli ma efficaci gesti. L’acquisto di prodotti a km0, l’utilizzo prevalente di mezzi di mobilità sostenibile, scoprire le zone meno frequentate che hanno bisogno di essere rivalutate. L’importante è porre sempre la massima attenzione al rispetto dell’ambiente, oltre che alle culture e popolazioni che ci circondano con un’attenzione particolare anche al patrimonio artistico.
La ricerca dell’Università Cattolica di Milano
Proprio su questo tema è stata prodotta una ricerca dall’Università Cattolica di Milano dall titolo “Comunicare il turismo sostenibile”. È stata realizzata dal CeRTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) in collaborazione con Publitalia ’80, presentata a fine maggio.
Tutto questo dimostra quanto sia importante e particolarmente efficace la comunicazione per sensibilizzare più persone possibili al tema della sostenibilità. Un’alleanza imprescindibile che si completa con una corretta informazione per fare in modo che sempre più persone abbiano il maggior numero di elementi per comprendere l’importanza di avvicinarsi al mondo green.
* Qui potete vedere lo spot di Mediaset: https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/mediasethaacuoreilfuturo/viaggiare-in-italia-un-segno-di-amore_FD00000000381440
Società
L’evento sulla mobilità sostenibile che fa dialogare start up e imprese

La mobilità sostenibile genera anche creatività, fantasia e inventiva con molti giovani. Fiutando la potenziale crescita di questo settore, decidono di mettersi in gioco investendo in progetti concreti.
Proprio per questi negli ultimi anni sono molte le start up nate per proporre idee concrete nell’ambito della mobilità green; start up che potrebbero spiccare più facilmente il volo se potessero dialogare più facilmente con imprese mature con più esperienza alle spalle, per riuscire ad assorbire utili consigli per lo sviluppo d’impresa.
Ecco che allora diventano essenziali i momenti di confronto tra queste realtà. Da questo punto di vista uno degli eventi principali è MCE4x4 2023 “Incroci e transizioni”, iniziativa di open innovation, giunta all’ottava edizione, focalizzata proprio sulla mobilità sostenibile, organizzata da Assolombarda e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Per cosa nasce l’iniziativa?
Questo prezioso evento nasce per far dialogare start up e imprese già avviate da tempo. L’idea che il dialogo, il confronto e la contaminazione tra differenti imprese possano essere gli strumenti più utili per lo sviluppo di nuove e innovative idee.
Come si svolge?
Così dal 3 maggio al 26 giugno è aperta una call (a cui si potrà presentare gratuitamente la candidatura. Per informazioni e scoprire i 4 ambiti di interesse: https://mce4x4.mobilityconference.it/call/ ) per selezionare 16 realtà innovativa innovative che potranno partecipare al successivo evento del 19 ottobre, la Mobility Conference Exhibition nella cornice di Palazzo Giureconsulti a Milano, dove potranno presentare le loro soluzioni, confrontarsi con imprese e avviare anche un percorso di collaborazione con i protagonisti del sistema economico e produttivo.
La curiosità
Piccola curiosità: l’evento di quest’anno è stato nominato “Incroci e transizioni”. L’intento è quello di rafforzare il concetto delle interconnessioni che la mobilità sostenibile deve riuscire ad attivare per raggiungere i suoi obiettivi.
Quindi, ancora una volta il dialogo e il confronto diventano strumenti essenziali per lo sviluppo, la crescita e la maturazione delle idee. Non solo per la mobilità sostenibile ma in qualsiasi ambito!
Per ulteriori informazioni: https://mce4x4.mobilityconference.it/
Società
Inquina di più l’automobile o l’aereo?

Vi è mai capitato di osservare le altre automobili quando siete bloccati in mezzo al traffico? Avrete sicuramente fatto caso al fatto che all’interno di molti veicoli sono presenti solo i conducenti: questo diventa un grande problema dal punto di vista ambientale e porta persino l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) a dichiarare che “volare non è necessariamente la scelta peggiore. Viaggiare con un’auto a benzina o diesel, soprattutto se si è da soli, può essere anche più dannoso”.
Ma nel complesso inquina di più l’automobile o l’aereo? Scopriamolo insieme.
La classifica
Partiamo da alcuni dati sull’inquinamento riportati nel rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), i quali stilano la seguente classifica:
– 14 g di CO2 / passeggero / km per il treno
– 42 g CO2 / passeggero / km per una piccola auto
– 55 g di CO2 / passeggero / km per un’auto media
– 68 g CO2 / passeggero / km per un autobus
– 72 g CO2 / passeggero / km per un motore a due ruote
– 285 g CO2 / passeggero / km per un aereo
Una classifica fuorviante?
Una classifica che, però, in molti casi potrebbe risultare fuorviante per molteplici fattori: in primo luogo, si basa su un’automobile con quattro passeggeri a bordo, mentre solitamente su un’auto l’occupabilità è minore (1,54 passeggeri, secondo l’Union of Concerned Scientists); inoltre, per gli aerei si considera la presenza di 88 persone a bordo ma sono molti i velivoli che hanno un numero superiore di posti.
È anche vero, però, che questi dati si riferiscono al 2013 e, quindi, non prendono in considerazione le auto di recente produzione che sono meno inquinanti.
Sta di fatto che con meno persone a bordo le auto diventano nettamente più inquinanti: 110 g per 2 passeggeri fino ad arrivare a 220 g per 1 passeggero, superando anche un aereo con un numero di passeggeri superiore agli 88 presi in considerazione dalla suddetta classifica.
Poi, sempre le auto inquinano ancora di più se restano bloccate per molto tempo in mezzo al traffico, magari con l’aria condizionata accesa.
Alcuni consigli
Quindi, il consiglio è quello di salire in automobile con il massimo numero di passeggeri consentito, ridurre al minimo l’utilizzo di aria condizionata e cercare le strade meno trafficate (ora ci sono molte app che possono aiutare in tal senso), mentre scegliete l’aereo solo per viaggi molto lontani o mete difficilmente raggiungibili in altro modo.
Più in generale, però, vi consigliamo di decidere di muovervi in treno perché, come conferma anche l’agenzia europea dell’ambiente in molti suoi rapporti, risulta sempre essere il mezzo di trasporto più sostenibile (ovviamente dopo le vostre gambe, i mezzi di micro-mobilità urbana e la bicicletta!).
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